Ho iniziato a giocare a pallavolo prestissimo, all’età di 5 anni, perché in famiglia siamo tutti pallavolisti: mio padre era un giocatore di Serie B (l’A2 di oggi), mio zio ha militato sia in Serie A sia in B e anche mia sorella ha giocato in A2.
Quindi ho cominciato nel settore giovanile a Catania, la mia città, partendo dal minivolley e superminivolley, dove ho ottenuto i primi e inaspettati risultati conquistando i titoli nazionali rispettivamente nel 1987 e nel 1989, finché a 14 anni mi sono trasferito a Spoleto, chiamato dall’allenatore Carmelo Pittera, ex allievo di mio padre. A volte venivo convocato ad allenarmi anche con la prima squadra (A1), in cui militava anche mio zio, dove ho conosciuto Horacio Del Federico, palleggiatore. L’anno successivo (1991-1992) ho iniziato a fare sempre più allenamenti con la prima squadra (da una a due-tre volte a settimana, oltre a quelli con le giovanili), sotto la guida di Raul Lozano. E infatti si sono visti i risultati, perché ho avuto la mia prima convocazione nella Nazionale Juniores, e dalla stagione 1993-1994 ho cominciato a entrare nella rosa in prima squadra.

Come ruolo, ho cominciato come schiacciatore, fino a 14 anni, poi da Spoleto in poi ho sempre fatto il palleggiatore.

Quando siamo stati retrocessi in Serie B, sono tornato a Catania e ho continuato a giocare in Serie B1 e B2, fino al 2006. Poi mi sono trasferito a Milano, ho giocato in Serie C ad Arese nelle stagioni 2008-2009 e 2011-2012, vincendo, in quest’ultima, la promozione in serie B, la Coppa Lombardia e lo scudetto di Categoria (avremmo fatto poker con la Coppa delle Alpi, ma siamo arrivati secondi). 

Anche durante il servizio militare, che ho svolto come ufficiale, mi allenavo con una squadra di Serie C locale, senza però giocare, per impegni di servizio. Ho fatto anche il Campionato italiano di beach volley e altri tornei minori.

Negli ultimi tre anni ho allenato con il CSI (Centro Sportivo Italiano) la Polisportiva Rondinella di Sesto San Giovanni, dove ho portato l’Under 16 femminile fino all’Under 18, facendo i campionati giovanili. La mia soddisfazione è stata soprattutto aver motivato le mie giocatrici e averle fatte crescere, orientandole maggiormente all’agonismo.

Contemporaneamente ho giocato anche in una Mista. Come giocatore negli ultimi anni sono stato fermo un po’ di tempo, anche per impegni familiari, con la nascita delle mie due bambine. Adesso però ho ripreso a giocare e ad allenarmi: il campo mi è rimasto, in partita riesco a giostrarmi ancora bene!

Ho conosciuto Ad Astra tramite Horacio Del Federico, quando lui allenava al Vero Volley. Abbiamo fissato un incontro quando lui era passato ad Ad Astra e io avevo già deciso di lasciare la Rondinella. Ci siamo poi rivisti a Bresso, perché le mie figlie si allenano con la Pallavolo Femminile Bresso (che ha creato una sinergia con Ad Astra), e così ho deciso. 

Con Ad Astra allenerò (e all’occorrenza entrerò anche come giocatore) la Prima Divisione Maschile: sicuramente più impegnativo rispetto alle giovanili, ma per me è una bella sfida!

Perché la pallavolo?

“La passione è nata in famiglia e il fatto di aver sempre giocato con atleti più grandi, più forti e con tanta esperienza, mi ha spronato a fare sempre di più. Anche la forza del gruppo che si crea, l’agonismo, la spettacolarità del gioco, la voglia di vincere, il non mollare mai un colpo, l’essere sempre concentrati fino alla fine, perché fino alla fine il risultato non è mai scontato, ma anche divertirsi, sono tutti elementi che mi hanno fatto innamorare di questo sport. ”